La prima comunità energetica sostenibile del Trentino
Il Consorzio Elettrico di Storo (CEDIS) è una società cooperativa formata da circa 3300 soci il cui territorio sociale è a cavallo di due valli del basso Trentino. Ad oggi ci occupiamo di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, nonché servizi di telecomunicazione.
Ci consideriamo dei pionieri, non solo per aver anticipato di decenni l’elettrificazione nei nostri borghi, ma anche per aver portato la fibra ottica sfruttando i cavidotti dell’energia elettrica, allacciando i nostri soci alla rete in fibra e garantendo loro molti servizi quali la connessione internet. Ed oggi siamo ancora in prima linea, impegnandoci a fornire ciò di cui le nostre comunità hanno bisogno, utilizzando nuove tecnologie come Tesla Powerwall.
La nostra storia inizia nel lontano 1904, quando Storo era territorio dell'Impero Austro-ungarico, lontano dalle città: lì un gruppo di capifamiglia decise di costituire un Consorzio con uno scopo ben preciso, cioè portare l'energia elettrica a Storo e paesi vicini. Senza questa iniziativa, la luce in questi piccoli borghi montani sarebbe arrivata dopo decenni. A gennaio del 1905 prendeva così servizio l'impianto di produzione e le prime case furono illuminate con la corrente elettrica. Da quel giorno ne è passata di acqua sotto i ponti, anzi: nelle turbine idroelettriche, tant'è che oggi, dopo 117 anni, l'impianto è ancora in servizio, avendo nel tempo cambiato forma e dimensione ed adeguandosi così ai tempi, ed a questo si sono aggiunte poi altre centrali, sia idroelettriche che fotovoltaiche.
Veniamo ai giorni nostri: quando abbiamo saputo del bando istituito da RSE, Ricerca sul Sistema Elettrico S.p.A., per la promozione di progetti pilota per la costituzione di comunità di energia rinnovabili (CER), abbiamo subito aderito al bando, in quanto avevamo un enorme potenziale da mettere in gioco, e la nostra proposta è stata accettata. Negli incontri preliminari si è individuato il borgo di Riccomassimo come luogo idoneo per la sperimentazione, e la sua municipalità ha abbraacciato il nostro progetto con entusiasmo.
Quando abbiamo studiato la dimensione dell'impianto fotovoltaico a servizio degli utenti, ci siamo accorti che sul tetto dell'edificio comunale era possibile installare una potenza superiore al picco di consumi del paese, ed essendo valorizzata l'energia condivisa, qualsiasi eccesso di produzione rispetto al consumo è poco sensato. Di fronte al bivio se produrre meno energia pulita o se installare un accumulo che assorbisse il picco di produzione, la scelta è stata immediata: avremmo installato un sistema di accumulo, per ottimizzare la condivisione dell'energia e di conseguenza i benefici per la CER, e così abbiamo scelto di installare Tesla Powerwall.
Perché abbiamo scelto Tesla Powerwall? In realtà non c'è stata partita, anche grazie al consiglio del nostro installatore Elettro M2. La scelta può essere riassunta parafrasando un famoso detto: "qualsiasi marca, purché sia Tesla". Oltre alla qualità del prodotto e alla fiducia nel marchio, Tesla Powerwall prevede una gestione ottimale del sistema di accumulo, a distanza con l'app. Possiamo visualizzare i flussi energetici in tempo reale, ed interagire con il sistema, personalizzandolo. Un ruolo fondamentale lo ha avuto anche il nostro installatore di fiducia – che è anche installatore certificato Tesla – Elettro M2, che ha collaborato attivamente al progetto, e che ci ha permesso di effettuare delle scelte tecniche ed impiantistiche di alto livello, che crediamo saranno importanti nei prossimi anni anche per avere bassi costi di manutenzione.
È così che abbiamo realizzato la prima comunità energetica fra quelle promosse da RSE, nonché la prima in assoluto in Trentino, installando un impianto fotovoltaico da 18 kWp abbinato ad un sistema Tesla Powerwall, che accumula l’eccesso di energia pulita garantendo alle abitazioni del borgo di sfruttarla anche quando il sole non c’è. Produzione e consumo vengono monitorati attraverso la app Tesla, che permette il controllo in tempo reale e l’ottimizzazione istantanea dei flussi di energia per ridurre al massimo la dipendenza dalla rete elettrica.
Concluso il progetto, possiamo certamente affermare che il risultato ottenuto ha avuto una risonanza che, solo pochi mesi fa, non era neanche lontanamente immaginabile. Il sistema di produzione e accumulo sta funzionando egregiamente ed anche in questo caso le stime preliminari di condivisione dell'energia sono state ampiamente superate. Ormai la strada è tracciata, terminato questo progetto CEDIS sta già scaldando i motori per partire con altri progetti innovativi, forti del successo della CER di Riccomassimo, e soprattutto ci siamo resi conto che, in futuro, l'accumulo diffuso avrà sviluppi molto interessanti e noi non vogliamo solo esserne testimoni, ma partecipi.